Aperitivi illustrati e CASTELLI DI FOTOGRAFIA

L’aperitivo Illustrato n.63 | Autunno 2013

Articolo di Fabio Castelli. Download pdf >>

L’idea di collaborare con Aperitivi illustrati, il cui nome evoca l’idea di un inizio di un percorso, richiama l’obiettivo che mi pongo curando la sezione dedicata alla fotografia, che potremmo denominare, tenendo conto dell’avvento del digitale, “Immagine fotografica”, con la relativa rubrica “Camera oscura, camera chiara”.

L’incontro con Christina Magnanelli Weitensfelder è stato determinante: con il suo entusiasmo mi ha descritto lo spirito con cui compie le sue scelte editoriali, dove l’idea della bellezza dell’arte permea tutti i contenuti.
Quest’approccio, sostenuto dalla competenza e dalla grande passione che la animano, mi ha indotto ad accettare con altrettanto entusiasmo la possibilità di poter scrivere di “immagine fotografica”, rivolgendomi a un pubblico culturalmente preparato, e quindi ricettivo a nuovi stimoli.
Per rimanere nel tema di questo numero, non posso non rimarcare uno “stilema” che accomuna le due realtà cui Christina Magnanelli ed io abbiamo dato vita: la scelta di colori diversi per contraddistinguere, nell’impostazione grafico-visuale, le uscite della rivista e le edizioni annuali di MIA-Milan Image Art Fair. Per questo numero, che sancisce l’esordio di questa collaborazione, è il rosso, come è il rosso il colore che marcherà le prossime edizioni di Mia fair nel 2014: a Milano, dal 22 al 25 maggio, e a Singapore, dal 23 al 26 ottobre. Colore che sarà sicuramente di buon auspicio.

L’obiettivo della collaborazione con questa testata è quello di accompagnare i lettori, tra un’edizione e quella successiva di Milan Image Art Fair- MIA, continuando a tenerli informati su tutti quegli aspetti che sono utili da conoscere e approfondire, per poter seguire il continuo evolversi dei linguaggi dell’immagine fotografica, del suo mondo e del mercato a cui si rivolge.
Come spero che molti lettori già sappiano, il format di MIA Fair è unico al mondo: prevede uno stand per ogni artista e ad ogni artista è dedicato un catalogo che presenta una selezione delle fotografie in mostra e i relativi testi di presentazione del lavoro e dell’autore. Questa scelta monografica, fortemente caratterizzante, risulta significativa dello sforzo dei curatori di Mia Fair di esaltare l’aspetto autoriale e di ricerca per mantenere alto, nello stesso tempo, l’aspetto più legato al mercato.
Un’altra delle caratteristiche distintive di MIA Fair, nell’edizione italiana, è la sezione “proposta MIA” che è la denominazione del progetto che si propone di alimentare un circuito di emersione dei talenti, spingendo i fotografi che sono ancora alla ricerca di un dealer a costruire una presenza sul mercato culturale commerciale, valorizzando la propria imprenditorialità, senza eludere il ruolo del sistema e delle gallerie, ma facilitandone l’incontro. La selezione di questi artisti è compiuta da un comitato scientifico che ha il compito di verificare la qualità dei lavori presentati e questa sezione rappresenta solo il 10/15% del totale degli stand.
Una ulteriore presenza importante è quella della piccola e grande editoria che attrae un vasto pubblico di collezionisti interessati ai libri d’artista e ai libri rari di documentazione.
Durante i quattro giorni dell’apertura viene inoltre sviluppato un vasto programma culturale in cui vengono coinvolti proprio quei temi che abbiamo pensato di continuare a seguire sulle pagine di questa rivista, proseguendo così il colloquio iniziato con il pubblico durante i giorni della Fiera.