Sole o accompagnate? L’opera fotografica come opera singola e come serie

In mostra la collezione di Fabio Castelli MERCANTEINFIERA, Parma, 27 Febbraio – 6 Marzo 2016

La fotografia si impone nella memoria collettiva per la sua indubbia funzione documentaria e sociale che parte dai fatti personali della vita fino a quelli pubblici della cronaca e della storia. Ma un ruolo importante rivestono anche immagini che sono diventate vere e proprie icone della ricerca artistica fotografica: in questo ambito la fruizione di queste opere, nei luoghi deputati, avviene attraverso opere singole fortemente connotate per la loro valenza artistico-simbolica oppure attraverso sequenze di un progetto unitario. La fotografia per sua natura ‒ sia quando viene espressa con uno spiccato accento documentario sia quando pone maggiormente l’accento sulla ricerca artistica ‒ si avvale, molto più di altre forme espressive di rappresentazione visiva, del sistema narrativo sequenziale.


Nella stragrande maggioranza dei casi i lavori dei fotografi non si esauriscono in una singola fotografia, come può accadere per la pittura o altre forme espressive: la fotografia di solito nasce e si sviluppa attorno a un concetto sul quale si dispiega una serie più o meno nutrita di immagini. Certamente, tra queste, ce ne possono essere alcune che per la loro alchimia compositiva o per la pregnanza del soggetto o dell’evento raffigurato, sono destinate a restare, più delle altre, nella memoria collettiva.
Con l’esposizione Sole o accompagnate? L’opera fotografica come opera singola e come serie, che raccoglie opere di 13 autori italiani e stranieri, tra cui molti nomi famosi a livello internazionale, si vuole offrire al pubblico la possibilità di confrontarsi con la ricerca artistica fotografica sperimentando in un primo momento la fruizione di un’opera singola, rappresentativa di un progetto più complesso che si ritrova in un secondo momento dispiegato nella sua sequenza progettuale. Lo spettatore si ritrova così nella prima sala del percorso espositivo a osservare una singola opera per ogni autore, maturando un primo giudizio ‒ che può essere di interesse o entusiasmo ma anche di distacco o rifiuto ‒ verso i diversi soggetti e moduli stilistici, ma questo primo giudizio può venire confermato o ribaltato nel secondo momento, quando il progetto di ogni autore viene esposto in modo più articolato o completo, con un notevole cambiamento di senso rispetto all’immagine singola.
Il percorso, così progettato, vuole essere un tentativo di sperimentazione della fruizione dell’immagine fotografica artistica, invitando lo spettatore a riflettere su come può cambiare il senso di un progetto fotografico a seconda che di esso se ne fruisca una sola immagine, sia pur rappresentativa, o una sequenza.